A Palermo imposta soggiorno più cara: 5 euro per hotel lusso.

 

Dal 1 ottobre aumenterà l’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive a Palermo. Il maggior gettito servirà a migliorare i servizi a favore dei turisti. La delibera, che è stata votata a maggioranza dal Consiglio comunale, è propedeutica all’approvazione del piano di riequilibrio che l’amministrazione dovrà varare entro la fine di questo mese. Lo scopo della misura è “finanziare interventi in materia di turismo, compreso il sostegno delle strutture ricettive, e in materia di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali nonché dei relativi servizi pubblici locali”.

Per gli alberghi la tassa va da 1 euro (strutture con una sola stella) a 5 euro per gli alberghi di lusso. Per le strutture extralberghiere e per le locazioni brevi (per un uso abitativo non superiore ai 30 giorni) la tassa è 2 euro a notte.

“Si tratta di un’imposta autobilanciante, tanto si incassa tanto si spende. Sulla destinazione di questi soldi verranno coinvolti gli albergatori, gli operatori turistici, le Circoscrizioni”, ha detto in aula il vicesindaco Carolina Varchi. Il Consiglio comunale ha integrato la delibera con un emendamento che la rende operativa solo dal primo giorno del secondo trimestre rispetto alla sua pubblicazione. Ciò ne rinvia l’applicazione salvando dagli aumenti le prenotazioni fino ad autunno.

“Quello che l’amministrazione ha messo in campo grazie al lavoro di concertazione con le associazioni di categoria del settore turistico non è solo un adeguamento delle tariffe della tassa di soggiorno, ma è soprattutto l’inizio di un nuovo percorso, che tiene conto di precise linee guida per la spesa dei proventi della tassa stessa – ha commentato l’assessore comunale al Turismo, Sabrina Figuccia -. La tassa di soggiorno verrà reinvestita per il rilancio del turismo in città, in un’ottica di decoro e valorizzazione del nostro patrimonio culturale e storico. La quinta città d’Italia ha bisogno di farsi trovare pronta rispetto ai flussi turistici in costante aumento e per farlo l’amministrazione guidata dal sindaco Lagalla farà un uso funzionale della tassa di soggiorno”.

“È grazie al prezioso lavoro d’aula che si è riesciti a posticipare la decorrenza al primo ottobre dell’aumento proposto dall’amministrazione Lagalla all’imposta di soggiorno – hanno dichiarato i consiglieri e le consigliere comunali di Progetto Palermo, Partito Democratico, Azione, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto – attraverso la condivisione di un emendamento partito dai banchi dell’opposizione, sottoscritto dalla maggioranza e condiviso dall’amministrazione. In questo modo è stato possibile raccogliere le esigenze rappresentate dalle associazioni di categoria, che ringraziamo per il loro costruttivo contributo. Vigileremo adesso affinché l’uso dei proventi di questa tassa sia realmente destinato a migliorare i servizi turistici e rendere ancora più attrattiva la nostra città. Era questo il senso dell’ordine del giorno da noi presentato e bocciato dalla maggioranza, con cui chiedevamo altresì di impegnare l’amministrazione attiva al confronto con gli operatori del settore anche sull’utilizzo del gettito dell’imposta”.

(fonte TNS Sicilia)